Manazza Paolo
Nato a Milano nel 1959, Paolo Manazza ha compiuto studi di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano.
Oggi è un intellettuale a trecentosessanta gradi nel campo delle arti visive. Pittore e giornalista, nonché autore di numerosi saggi critici: uno tra i più importanti “Sulle finalità dell’arte dopo l’11 settembre” (ObarraO edizioni, Milano, 2006). In passato ha scritto per importanti testate italiane come “L’Espresso”, “La Stampa” e “La Repubblica”. Dal 1992 collabora stabilmente con il “Corriere della Sera” come esperto di arte e del suo mercato. E’ fondatore e direttore di uno dei siti d’arte e cultura più famosi in Italia: www.ArtsLife.com. Per alcuni anni ha insegnato all’Accademia di Brera di Milano “Editoria dell’Arte” e “Teoria e pratica del Mercato Multimediale dell’Arte” e nei Master di specializzazione post-universitaria. Nel settembre 2005 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi l’onorificenza di “Ufficiale Al Merito della Repubblica Italiana”.
Dopo un lungo tempo di riservata e silenziosa pittura, nel 2008 Paolo Manazza decise di esporre i suoi dipinti con una prima curiosissima personale che raccolse l’entusiasmo del pubblico di artisti e appassionati. La mostra svoltasi presso la “Fondazione Maimeri”, la più grande azienda italiana di colori per artisti, aveva un titolo provocatorio: “ViceVersa: i dipinti di un critico presentati dagli artisti”. Per ciò che riguarda il suo lavoro, in sintonia con la scuola americana degli anni Cinquanta, Manazza sostiene: “Non esiste la figurazione. Non esiste l’astratto. Esiste solo la pittura.” De Kooning, infatti, riteneva che il termine astratto appartenesse alle persone che disquisiscono di arte, ossia che sono più interessate alla filosofia e alla storia dell’arte che non alla pittura. “È il parlare che ha messo l’Arte nella pittura. Nel senso che la misteriosa, inafferrabile qualità di qualsiasi grande opera, quale che sia il suo contenuto, è una qualità allusa da parole e termini molto vaghi come lirico o sublime”. Mentre lo scopo della pittura è ciò che de Kooning definiva il nulla di un quadro, “la parte che non è raffigurata ma che è lì per via degli elementi che vi sono dipinti”.
Dal 2008 ad oggi Paolo Manazza ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. L’ultima sua personale si è tenuta nel giugno-luglio 2016 presso la galleria “Robilant+Voena” nella sede milanese di via Fontana. Paolo vive e dipinge tra Milano, dove ha uno studio in zona Solari, e la sua casa in campagna ad Agrate Conturbia nei pressi del lago Maggiore.
Opere in esposizione: