Covielli Lucchini Miryam
L'artista Miryam Covielli Lucchini in arte Micolu, esprime nel Suo operare l'intensità emozionale
vissuta e provata che dal fulcro del sentimento assume forma e colore nel supporto pittorico. Analizzando le Sue opere ci rendiamo conto che è un artista che adopera un figurativo concettuale molto particolare, apparentemente semplice e nella realtà visiva molto ricco di significati latenti. I Suoi soggetti preferiti sono l'anatomia umana, il viso e parti del corpo, che nella semplicità di tratto coloristico esprimono un valore che spesso rimane segreto agli occhi dell'osservatore. Si tratta di un'arte molto particolare e meticolosa, che rende ciò che può sembrare imperfetto un perfetto sincronismo tra l'emozione provata e quella trasmessa a chi si ferma ad osservare le Sue opere. L'incognita vige assoluta nelle opere di Miryam Covielli Lucchini La quale preferisce lasciare incomplete le opere non assegnando un titolo ad ogni composizione. Il mistero e l'affascinante identità di ogni soggetto diventa quindi ognuno di Noi, cercando di far capire che ogni persona vive gli stessi sentimenti, le emozioni e le sensazioni (pur trattandosi di contesti ed ideologie del tutto diverse). Miryam Covielli Lucchini diventa così l'artista del sentimento e delle emozioni, attraverso un linguaggio stereotipo, quasi segnico (lascia le impronte delle figure, le sagome con le espressioni o in alcuni casi anonimi) è riuscita ad elaborare una tecnica del tutto nuova. Un originalità assoluta la distingue da ogni altra tecnica attualmente conosciuta nel mondo dell'arte e permette all'osservatore di poter godere della sintonia visiva ben equilibrata, di una tavolozza incentrata sulle tonalità rosse, blu, bianche e nere. Il supporto pittorico spesso riesce a respirare, lasciando sfumare lo sfondo del soggetto rappresentato in un ambiente indefinito talvolta caratterizzata dal bianco, che tutto lascia immaginare oltre ad un ampia dimensione spazio temporale indefinita. Un linguaggio che parla la lingua dell'Umanità e che è lo snodo delle innovazioni artistiche pittoriche e scultoree. Il percorso umano e artistico affonda le radici nella prima metà degli anni '80: l'interesse 'scolastico' per forme diverse del fare arte – sponda ultima del disagio adolescenziale e, nel contempo, espressione di una forte spinta creativa – si fonde e si confonde con le precoci esperienze di vita, forti e dure. Esperienze metabolizzate con volitività e coraggio. Ben presto si rende conto che l'interesse adolescenziale per l'arte non è affatto passeggero. Intraprende così un lungo percorso di formazione: prima frequenta l'istituto d'Arte, poi consegue il Diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 2008 la specializzazione in Discipline Plastiche all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e l'abilitazione alla didattica della disciplina; nel 2015 ottiene il diploma per l'abiltazione all'insegnamento nelle discipline di educazione artistica, disegno e storia dell'arte all'Università degli studi di Roma Cafis Roma Tre. I vissuti giovanili, anche se tragici e dolorosi, non vengono mai dimenticati dall'artista, ma filtrati dalla ragione e recuperati dalla memoria, diventando così la nervatura fatta di scritti, di disegni, di pitture sulla quale riflette e lavora. La rielaborazione del passato e del dolore è, senza dubbio, un passaggio importante e incisivo che consente all'artista di rinascere con nuova sensibilità riflessiva e una maggiore maturità tecnica.
«Riflette la mobile e molteplice personalità di Miryam Covielli Lucchini la sua arte oscillante liberamente fra un estremo e l'altro senza mai intenderli come tali, pittorica e scultorea, figurativa e astratta, grafica e plastica, coloratissima e acroma, che crederesti pervenuta a un solido punto d'approdo in certe figure di eleganza Liberty, con i colori forti e piatti da una parte ispirati all'Espressionismo storico, dall'altro alla Pop Art, se al loro fianco non esistessero le ottime costruzioni a rilievo fatte di quadrati sovrapposti, bianco su bianco». Vittorio Sgarbi
Opere in esposizione: