Mascioli Silvana
Fin dagli anni '70, il rapporto iniziale di Silvana Mascioli con l'Optical art si è sviluppato progressivamente attraverso approfonditi studi nel campo scientifico, psicologico e pedagogico
(dal punto iniziale geometrico ad una forma più libera). Nel tempo, si è sempre più evidenziata nelle sue opere la realizzazione planetaria dell'energia pura, come nutrimento essenziale alla sopravvivenza umana e globale, a favore della vita; così, le rappresentazioni delle relazioni soggettive ed oggettive, materiali ed immateriali, naturali e sovrannaturali, sembrano quasi vagare nello spazio, nuotando nelle acque soffici delle unità cosmiche. Negli anni '80, le sue ricerche, concentratesi sempre più sulle forme, sui colori fondamentali e sui nuovi materiali, hanno messo in evidenza l'effetto nefasto causato sui bambini, in particolare nelle società occidentali, dall'uso sconsiderato dei mezzi audiovisivi di massa, che può portare, come estrema conseguenza, alla morte dell'infanzia, cioè alla scomparsa di una fase fondamentale dell'evoluzione e della maturazione dell'essere umano. Pur continuando le ricerche iniziali, ha successivamente partecipato anche a progetti per la salvaguardia, la protezione e la riqualificazione di quartieri urbani degradati e marginalizzati (Quartiere Gabriele D'Annunzio, Università di Pescara, 1984) e a progetti pilota europei per sviluppare le relazioni tra Arte-Ambiente-Città-Territorio, per promuovere un sistema internazionale di comunicazione e di scambio tra diverse comunità e per rigenerare le relazioni sociali e culturali tra il Sud ed il Nord d'Italia (Progetto Oreste, Biennale d'Arte Internazionale di Venezia, 1999). Nel corso degli anni 2000, ha portato avanti una ricerca, attraverso un sistema di comunicazione e di scambio, un confronto a più voci sull'idea di differenza individuale, sociale e culturale, per la creazione di uno spazio collettivo tra culture e diversità e per fornire spunti ed elementi di riflessione sul nostro ruolo nella vita. Ha sottolineato, così, l'importanza di relazionarsi con le persone e con il contesto, per cercare di dialogare meglio con l'altro se stesso, sia esteriore che interiore, per cercare di capire e di percepire, attraverso diversi passaggi, il cambiamento individuale, sociale, educativo e storico, ispirando un mutamento responsabile nella società (Università di Bologna). Nelle sue dinamiche artistiche ha preso, così, vita un moto energetico positivo, che andrebbe osservato e valorizzato come momento o movimento storico di ricostruzione e di rinnovamento; questa 'energia' fluttuante, relazionale, si muove, infatti, costantemente, alla ricerca di novità, per ritrovare le forme pure della solidarietà, della bellezza e della libertà; la sua origine vibrazionale ed ondulatoria tende a creare un centro dell'energia, che prefigura la necessità di un'unione umana, relazionale, sociale e con la natura, che esprime la forza di un rinnovamento profondo e di un cambiamento positivo nell''Essere', come principio di una nuova era.
«Attingono dal repertorio storico dell'Optical Art le creazioni di Silvana Mascioli, ma non tanto nella volontà di continuare a sperimentare e conseguire effetti di particolare suggestione percettiva, secondo le ragioni più care a Vasarely e seguaci, quanto, semmai, per ottenerne materia iniziale da impiegare in nuove soluzioni compendiarie, vogliose di coinvolgere l'osservatore in un rapporto di dinamica partecipazione». Vittorio Sgarbi
Opere in esposizione: