Bucalo Paola Federica
Paola Federica Bucalo è una giovane pittrice d’impostazione informale. Nasce a Messina il 9 Marzo 1990 e vive a Salice, un piccolo villaggio della stessa provincia.
Da sempre appassionata di musica, danza e pittura, trova nel disegno la sua prima forma d’espressione. Se, infatti, impara a parlare più tardi in confronto ai suoi coetanei, è certamente più precoce in altre attività, come il disegno, con il quale riempie questi anni di silenzio.
Nel 2012 si iscrive al corso di Pittura dell’Accademia “Mediterranea” delle belle arti. Da qui inizia una nuova vita, un nuovo cammino, riuscendo ad acquisire quel coraggio che da tempo non percepiva più. Partecipa nel 2014 al primo talent show italiano per artisti “The eyes”, ed espone all’Umanitaria di Milano con l’opera Mi Illumini. Nel 2015 sente il bisogno di rappresentare il clima socio-politico e crea l’opera L’Europa in guerra.
La Pittura non è il suo unico interesse artistico, segue infatti le orme del nonno paterno, restauratore a Parigi, partecipando, con una borsa di studio, alla “Summer School in conservazione e restauro delle opere d’arte contemporanee”. Nonostante gravi problemi personale, nel 2016 diviene restauratrice di affreschi, affiancando anche esperti nel settore e nello stesso anno viene notata dal critico e storico dell’arte Caterina Randazzo che la sceglie come nuovo talento da seguire nel suo percorso artistico e la propone come artista vincitrice, per la sezione pittura, del premio “Grande Maestro”. Inizia il 2017 esponendo i suoi lavori in una mostra , presso le sale del Bramante, organizzata da Pietro Serradifalco e Sandro Serradifalco, Direttore e Codirettore di EA Editore. Viene selezionata per la mostra, “Il genio oltre la forma” e vince alle selezioni per far parte alla “I Biennale internazionale del Mediterraneo - MEART”.
Paola Federica si ispira a molti maestri del passato, sperimentando e, soprattutto, facendo uscire dai suoi lavori i vari sentimenti, che in quanto informi prendono vita una volta posti i colori sulle superfici. Non inizia mai da uno schizzo o da una figura prestabilita, preferisce farsi guidare dal pennello il quale, unito alla sua ideologia di arte da vita alle sue informali opere. Ha un obiettivo fondamentale: far diventare la sua vita un’opera d’arte, perché vivere senza arte è come vivere senza anima.
Opere in esposizione: