De Santis Clara
Clara De Santis nasce a Salerno il 31 maggio 1965, ove risiede.
Si diploma al Liceo Artistico col massimo dei voti, poi consegue gli attestati di: 'Operatore Tecnico del rilievo dei Monumenti' e 'Stilista e modellista nel campo della moda'. Da giovane lavora come arredatrice d'interni. Ha altre esperienze come: grafico pubblicitario, architetto e speaker radiofonico. Dal 1995 al 2003 realizza falsi d'autore (in collezione privata). Si presenta al pubblico per la prima volta nel 2004 esponendo Donna con vaso di fiori e ottenendo la medaglia d'oro Premio Città di Salerno Menzione d'Onore, conferitole dall'Associazione La Tavolozza. Nel 2015 diventa socio dell'Associazione Varaggio Art e partecipa attivamente a varie collettive di pittura tra Savona e Varazze, riscuotendo consensi. Attualmente si occupa solo di pittura. Di recente partecipa alla grande mostra di Spoleto Arte, a cura del noto Prof. Vittorio Sgarbi, con una serie di coinvolgenti dipinti esposti nel sontuoso Palazzo Leti Sansi. L'arte per Clara De Santis è parte integrante della sua intensa vita. La sua familiarità con il disegno, sbocciata nell'infanzia, si evince da questa straordinaria esplosione di figure, per lo più ritratti di donne, che animano i suoi recenti lavori. Lei, pur non avendo sperimentato nuove tecniche, usa il pastello, a lei caro perché lo sente molto vicino al disegno, in maniera più matura. Il suo mondo è fatto, oltre che di ricordi, di immagini, di artisti del calibro di Guido Reni, Botticelli, Canova, Michelangelo, di suoni melodici, che si percepiscono nei tratti suadenti e leggiadri, nelle curve sinuose, nei volumi morbidi e plastici dei suoi dipinti. Nella pittura di Clara De Santis è evidente la ricerca di un classicismo moderno. Disegna nella maniera più logica e pulita possibile, con una linearità, che si porta dentro, propria della cultura classica. Volendo definire il suo modo di dipingere si può dire che è vicina alla tecnica della 'citazione', ovvero a quella corrente attiva negli anni '80 che va sotto il nome di 'anacronismo' e che ha lo scopo di riportare al presente forme che appartengono al passato. La critica Dr.ssa Elena Gollini dice di lei: «la De Santis non è e non vuole essere un'illusionista dell'arte e non le interessa creare giochi di prestigio pittorici per stupire e sorprendere il fruitore, ma vuole edificare delle poesie figurali, delle poesie in forma di immagine, tanto suggestive quanto misteriosamente enigmatiche che sollecitano e stimolano a fornire chiavi di lettura diverse da quelle derivanti dal visibile. La sua, infatti, è autentica poesia di sentimenti. Il linguaggio espressivo è integrato e arricchito da metafore e messaggi sottesi di alto spessore che rafforzano il contenuto sostanziale della narrazione».
«Quasi a volere aggiornare i modelli di Tamara de Lempicka, Clara De Santis celebra con convinzione l'ideale femminile, incarnato nella fattispecie da donne giovani, consapevoli della loro avvenenza, che ostentano una bellezza diversa da quella dell'epoca déco, atletica, poco curvacea, in una dimensione di aureo isolamento che scavalca a pié pari il dominante mondo maschile, al confronto volgare e tracotante». Vittorio Sgarbi
Opere in esposizione: