Buccio Gonzato Stefania
Stefania Buccio Gonzato nasce a Brescia il 25 giugno 1949.
Consegue il diploma di maturità artistica a pieni voti al Liceo Artistico V. Foppa di Brescia e si laurea in Architettura presso l'Università dei Tolentini di Venezia. Tra il 1970 e il 1971, durante il periodo universitario, viene coinvolta come unica studentessa donna della sua facoltà, dagli architetti Leonardo Benevolo, Franco Albini e Franca Helg, nella preparazione del piano regolatore del centro storico di Brescia. Nel 1974 supera l'esame di Stato a Venezia conseguendo l'abilitazione per la professione di architetto con il famoso docente Carlo Scarpa. Iscritta all'Albo degli Architetti di Vicenza, progetta e lavora come architetto nella provincia di Vicenza. Dopo il matrimonio con l'imprenditore Bruno Gonzato, nel 1972 si trasferisce a Vicenza. Qui i suoi interessi si esprimono tangibilmente nella progettazione di oggetti artistici e di uso comune in ferro battuto, lavoro in cui il marito, architetto, l'introduce. Il suo rapporto artistico è di grande importanza ai fini di un assetto d'immagine della loro ditta Ind.i a. sita in Malo, prima produttrice di manufatti in ferro battuto e acciaio inox. Altri interessi inerenti il mobile e l'oggettistica in generale l'attraggono fino a condurla nel mondo dell'arte figurativa. L'approccio con la pittura avviene nei primi anni '70, incoraggiata dal marito Bruno e dai quattro figli, e la sua attività espositiva ha inizio nel 1976 con una mostra personale a Bassano del Grappa. La rivista di New York Hi Class pubblica la sua opera Terra in copertina (gennaio-febbraio 2014). Nel corso dell'anno 2014 numerose sono le esposizioni collettive delle sue opere in varie città: Milano, Roma, Venezia, Napoli, Firenze, Mosca, Londra, Berlino, Monaco, Madrid, Monte Carlo, Istanbul, Dubai e New York.
«Ha il sapore di un gioco di bambole, di un diario di un'adolescente, di quelli che accompagnano le parole con miriadi di disegnini, l'imagerie più cara a Stefania Buccio Gonzato, architetto dall'eccellente cursus formativo, ideatrice di eccentriche creazioni nel materiale che costituisce il vanto di famiglia, il ferro battuto. Non che vi siano bambini, nelle opere della Gonzato, se non occasionalmente: è un mondo di adulti, il suo, anzi, di donne, solitamente giovani e di piacevole aspetto, viste con un candore, anche espressivo, che pare agognare il recupero di una purezza d'animo forse perduta». Vittorio Sgarbi
Opere in esposizione: